Beh, io il deserto del Gobi, o almeno una parte di esso, l'ho attraversato nel 2013 quando ho partecipato al Mongol Rally. Ero partito da Roma con una Renault Clio che, come Hitler e Napoleone prima di lei, non ha superato il fiume Volga, piantandomi (con la spettacolare esplosione del motore) per la quarta ed ultima volta (e qui di storie ce ne sarebbero) nella tratta tra Volgograd e Astrakhan, mentre mi accingevo a entrare in Kazakhstan per poi attraversare Uzbekistan, Kyrgyzstan, rientrare in Kazakhstan, fare capolino in Russia ed arrivare in Mongolia.
Ho poi proseguito il viaggio facendo l'autostop e unendomi ad un convoglio di irlandesi, inglesi ed australiani finendo per raggiungere comunque Ulanbaatar. Ho attraversato il deserto della Mongolia a bordo di una Opel Agila entrando dal confine ovest con la Russia (Tashanta/Tsagaannuur). A causa delle alluvioni estive, la rotta seguita in Mongolia è stata la seguente: Tsagaannuur, Ulgii, Tolbo, Khovd, Tugrug, Altai, Bayankhongor, Khairkhandulaan, Arvaikheer, Ulaanshiveet, Lün e infine Ulanbaatar.
In cima alla Trsafagarasan in Romania!
Gli infiniti spazi in Ucraina.
La fine di Cliopatra...
Il convoglio anglo/austro/irlandese con il sottoscritto al traino in sosta ad Astana, in Kazakhstan.
L'infinita attesa di 48 ore per il permesso di ingresso in Mongolia (con bivacco a 2.500 metri).
Il convoglio entra trionfante in Mongolia, restano "soltanto" 2.000 chilometri di deserto per raggiungere la meta!
L'arrivo a Ulaabaatar otto giorni dopo il passaggio del confine!